Sulle regole by Gherardo Colombo

Sulle regole by Gherardo Colombo

autore:Gherardo Colombo [Colombo, Gherardo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Social Science, Essays, Literary Collections
ISBN: 9788807946967
Google: OpSoMqetRdwC
Amazon: B006E0ILOW
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2010-01-25T23:00:00+00:00


Il carcere, dunque, costituisce un miglioramento rispetto alle pene inflitte prima che divenisse il principale strumento per la soddisfazione delle esigenze punitive, ma risponde alla stessa logica che stava dietro a quelle sanzioni.

La ragione che ha fatto del carcere la risposta alla violazione delle leggi non deriva soltanto dalla tradizionale equivalenza tra sanzione, da un lato, ed esclusione e sofferenza, dall'altro.

Anche la chiesa ha contribuito non poco a consolidare questo modello culturale. Il perdono, base del pensiero di tutto il cristianesimo almeno fino alla Riforma, è stato spesso relegato nella sfera del rapporto intimo con dio, senza conseguenze nella relazione tra le persone, tra la persona e le autorità. Nel campo delle relazioni umane hanno prevalso separazioni ed esclusioni (Indice dei libri proibiti, in vigore dal 1559 al 1965, e scomunica sono due esempi di questo atteggiamento); il mescolamento dei concetti di delitto e peccato ha ridotto la persona a strumento della lotta contro il male, degradandola sostanzialmente a oggetto nei confronti del quale tutto era consentito (che poi il consentito fosse indirizzato a un'eventuale redenzione dopo la morte non ha alcun rilievo rispetto al contenuto dei rapporti terreni).

La concezione che la sofferenza sia salvifica, anche quando imposta e non accettata, ha incrementato e diffuso la cultura della funzione retributiva della pena.

Contribuisce all'accettazione del carcere anche un aspetto culturale, che riguarda la percezione della sicurezza.

Cosa ci rende più sicuri, rispetto al lupo cattivo che vuole mangiarci (salvo, ovviamente, che venga ucciso) del fatto che stia in gabbia? Ecco allora mettere dietro le sbarre chi ha violato le regole. E poiché queste persone sono cattive come il lupo (ma al contrario di lui capiscono), bisogna anche far sentire loro che il delitto non solo non paga, ma addirittura fa soffrire.

Essendo questo il modo di pensare comune, non ci si accorge, anzi si rifiuta di credere che possano esistere alternative. Ma anche prima di Niccolò Copernico a nessuno passava per la mente che potesse essere la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa.

La resistenza a considerare la questione delle conseguenze della violazione in una prospettiva coerente con il principio che sta alla base della società orizzontale è un segnale della diffusa incapacità di cogliere la differenza sostanziale tra i due sistemi organizzativi: la giustizia, nel modello sociale orizzontale, non ha lo scopo di punire, ma persegue il fine di riparare e riconciliare.

Se nel modello verticale la pena, e quindi la repressione penale, assumono un'importanza non trascurabile, per evidenti ragioni di tutela del sistema organizzativo, al quale sono connaturate disuguaglianze, privilegi e discriminazioni, nella società orizzontale le sedi di verifica della responsabilità sono meno concentrate sul processo penale, e in conseguenza la sanzione ha meno rilievo.

Poiché il rapporto non è incentrato sull'obbedienza, ma sul confronto e sul dialogo, la responsabilità si afferma in primo luogo nei rapporti personali: la persona risponde dei propri gesti e dei propri comportamenti a colui con il quale si trova in relazione. La responsabilità si esprime poi a livello politico, professionale, civile e amministrativo assai più che nella società verticale.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.